Il Chelsea batte il Manchester City.
Non era semplice battere in casa il City di Pellegrini, lo score infatti dei Citizen, prima della partita di ieri era di 11 vittorie in 11 partite.
Una macchina da guerra il City, la squadra sicuramente più in forma e più attrezzata per vincere la Premier, ma nessuno aveva tenuto conto del fattore M.
Il fattore Mourinho, lo Special One che alla testa del suo Chelsea ha battuto nettamente il Manchester.
Sì perché la vittoria di ieri non è stata fortuita, il Chelsea ha giocato meglio, ha colpito tre pali e ha nesso in soggezione per tutto l'incontro i Citizen che quasi non credevano ai loro occhi.
Solo nel finale, quando la rabbia del Manchester è aumentata il Chelsea ha corso qualche rischio e a quel punto è intervenuto il portiere Chech a risolvere la situazione.
Spavaldo, antipatico, senza alcuna modestia, Mou non ha mezze misure, amato alla follia oppure odiato con tutto il cuore. Fatto sta che le sue squadre, al di là del gioco hanno un'anima.
Nello sport, ma soprattutto negli sport di squadra questa è la qualità migliore. Doti tecniche non accompagnate dal furore agonistico, dalla voglia di vincere servono a poco.
Tutte le squadre allenate da Mourinho hanno avuto queste caratteristiche. Come non ricordare l'Inter del Triplete. A Milano sponda nerazzurra i successi mancavano da tempo immemorabile eppure Mou riuscì a creare un gruppo granitico e invincibile che appena dopo le sue dimissioni si è sciolto come neve al sole.
Ora in Premier, il Chelsea ha raggiunto il City al secondo della classifica a due punti dall'Arsenal capolista.
Più indietro il Liverpool, distaccatissimo il Manchester United.
0 commenti:
Posta un commento