Champions che noia

Le partite di ieri di Champions league , alla faccia di tutto il battage pubblicitario delle televisioni commerciali sono state una delusione assoluta.

Due pareggi a reti inviolate, due insulsi zero a zero. Non fosse stato per l'epilogo dei rigori tra Atletico Madrid e PSV ci saremmo sicuramente addormentati sul divano.

Se la partita tra il City e la Dinamo era scontata dopo il successo per 3 a 1 degli Inglesi fuori casa, ci si aspettava di più dall'incontro di Madrid. L'atletico di Simeone non è sicuramente una macchina da gol è più una squadra difensiva, muscolare, aggressiva e grintosa, però non era immaginabile che non fosse in grado di segnare nemmeno un gol ai non eccelsi Olandesi del PSV in 210 minuti di gioco.

La qualificazione degli uomini di Simone è meritata, ma non dimentichiamo che il PSV ieri ha colpito un clamoroso palo e diciamola tutta se fosse riuscito a segnare l'Atletico Madrid avrebbe dato l'addio alla Champions.

Come spesso accade la squadra più forte è anche più fortunata, per cui l'Atletico Madrid è riuscito a qualificarsi dopo una serie interminabile di rigori.

Stasera Barcellona Arsenal e Bayern Juve. Le prospettive sembrano essere decisamente diverse. Diciamo pure che un bell'over 2,5 da scommettere su entrambe le partite ci sta tutto.

PSG campione. Ma che campionato è la Ligue1?

PSG ancora campione di Francia.

Vittoria per 9 a 0 contro il Troyes e il PSG si aggiudica la Ligue 1 con ben 8 giornate di anticipo.

La corazzata costruita dagli sceicchi è troppo più forte delle altre compagini, troppo il divario in termini di rosa e di fatturato.

Ma poi la Ligue1 che campionato è?

Le squadre sono infarcite di talenti giovani o presunti tali provenienti per lo più dall'Africa o dal Sud America. Giovanotti a volte anche talentuosi, ma senza alcun acume tattico. Nessun top player gioca al di fuori del Paris Saint Germain, solo il Monaco resiste un poco, ma il disimpegno del Presidente, magnate russo ha azzerato anche per la squadra monegasca ogni possibilità di vittoria.

Come si evince anche dall'andamento delle Coppe Europee, le squadre francesi sono ben poca cosa. Ecco perché calciatori come Cavani e Ibra vogliono scappare da quella che sembra una prigione dorata. Solo un'improbabile affermazione in  Champions potrebbe far cambiare idea a qualche insoddisfatto campione del PSG.

Malgrado i suoi difetti, meglio, ma molto meglio la nostra Serie A!

Benitez non ferma Ranieri

Insomma questo Leicester sembra voler fare proprio sul serio.

Anche ieri gli uomini di Ranieri sono riusciti a portare a casa i tre punti battendo il Newcastle di Benitez per 1 a 0.

Partita non spettacolare, ma gol pazzesco di  Ozakaki  che in rovesciata mette dentro il pallone della vittoria al 25° del primo tempo.

Leicester senza altri lampi, ma solido come una squadra italiana.

La favola continua, quindi con il Tottenham a 5 punti.

Sulla panchina del Newcastle ha fatto il suo esordio il pacioso Benitez. Finalmente lo Spagnolo è riuscito a coronare il suo sogno di riavvicinarsi alla famiglia anche se è più che probabile una retrocessione in Championship della squadra che allena.

Sarei curioso di conoscere la buonuscita avuta dal Real!

Che tristezza Cavani

Ho visto ieri la partita fra PSG e Chelsea.

Incontro bello, combattuto, fra due squadre che hanno dato il massimo per emergere.

Stonava, però l'assenza in campo di Edinson Cavani, entrato solamente a 8 minuti dal termine.

Lontani i bei tempi trascorsi in maglia azzurra e le caterve di gol realizzati.

Sarà l'ingombrante presenza di Ibra, sarà che la Ligue1 gli sta stretta fatto sta che Cavani è l'ombra del calciatore che faceva così bene in Italia.

Blatter e la FIFA ancora sotto inchiesta

Di oggi la notizia di nuove perquisizioni, stavolta presso la sede della Federcalcio francese, sempre nell'ambito delle inchieste sulla FIFA.

I guai per Blatter e Platini sembrano non avere fine.

Qualunque sia l'esito finale di questi accertamenti il quadro che ne viene fuori è quello di un organismo in cui i soldi la facevano da padrone e in cui la moralità non era certo il primo valore dei suoi accoliti.